In materia di trasporti gli obiettivi principali si possono schematicamente riassumere nelle seguenti linee guida di intervento:
- completa e reale approvazione del Piano Regionale dei Trasporti (PRT) che deve affrontare il problema della mobilità, pubblica e privata, di persone e di merci, in maniera trasversale, complessiva e strategica, analizzando tutte le esigenze, coordinando i diversi attori che concorrono a costituire l’offerta di mobilità, per ottenere risultati che diano risposte efficaci ai bisogni di oggi, senza compromettere le necessità delle generazioni future e tenendo conto delle risorse economiche disponibili;
- revisione della vigente normativa sulla mobilità sostenibile attraverso la definizione di un vero intervento legislativo atto a favorire questo tipo di trasporto alternativo, anche e soprattutto con un focus particolare su interventi di sviluppo di misure di mobilità sostenibile dedicate alla Città di Aosta ed a tutta la Plaine;
- approvazione del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, che introduca una governance regionale per lo sviluppo della rete di piste ciclabili, che collegherà il territorio regionale da Pont-Saint-Martin a Courmayeur, e delle connesse infrastrutture di supporto, oltre a promuovere la mobilita ciclistica nel suo complesso;
- avvio delle attività di aggiornamento e revisione dell’attuale contratto per il servizio di trasporto disabili (in scadenza a fine agosto 2021) di concerto con le associazioni del mondo della disabilità, l’Assessorato Sanità, salute e politiche sociali e le Commissioni consiliari competenti;
- riattivazione e potenziamento del tavolo di confronto con il Ministero delle Infrastrutture e le società di gestione (e relative società controllanti) delle autostrade valdostane sia per quel che riguarda i non più sostenibili aggravi tariffari, nonché la materia delle stesse concessioni vigenti ma anche per quel che attiene alla sicurezza dei tratti come nel caso della questione della “frana di Quincinetto”;
- intensificazione delle attività per giungere alla revisione della tratta ferroviaria Aosta/Ivrea, per velocizzarla e per riqualificare le stazioni, che dovranno diventare hub intermodali, presso i quali poter beneficiare di servizi di mobilità integrati (bus, car e bike sharing, etc.). A tal riguardo saranno considerate l’elettrificazione, ma anche nuove forme di trazione, quali ad esempio l’idrogeno, e forme di collaborazione innovativa come suggerito dai tecnici sentiti durante i lavori delle Commissioni consiliari competenti;
- prosecuzione delle azioni valutative e di analisi costi/benefici per la riattivazione del servizio sulla linea Aosta/Pré-Saint-Didier, e relativo prolungamento a Courmayeur, che richiederà interventi di manutenzione straordinaria (per aumentare tra l’altro il carico assiale ammesso), per mezzo del coinvolgimento di operatori privati e forme innovative di partenariato pubblico privato;
- approfondimenti tecnico-progettuali e di sostenibilità ambientale per la realizzazione di nuovi collegamenti intervallivi, secondo i più avanzati livelli di progettazione paesaggistico-ambientale e di ingegneria naturalistica, con disciplina di transito a pedaggio, debitamente disciplinata: completamento della Strada del Nivolet (collegamento della Valsavarenche alla Valle dell’Orco), la realizzazione della Strada del Col du Mont (collegamento di Valgrisenche a Sainte Foy Tarentaise), Strada della Fenêtre de Champorcher (collegamento di Cogne a Champorcher) etc;
- mantenimento e miglioramento, nel settore dello sci di fondo dell’offerta attuale attraverso le misure già esistenti a sostegno degli investimenti (piste, innevamento, mezzi battipista);
- avvio in forma sperimentale, per almeno tre stagioni e per un massimo di due località dello stoccaggio della neve (snowfarming), per anticipare l’inizio della stagione, incentivare il turismo sportivo ed in merito alla realizzazione di piste in quota;
- nel settore dello sci di discesa, per mantenere e migliorare sempre più l’offerta attuale, proseguirà l’attività di sostegno agli investimenti (impianti, piste, innevamento, mezzi battipista, etc.);
- rafforzamento, in collaborazione con FINAOSTA S.p.A., delle attività di governance ed indirizzo strategico sulle società partecipate operanti nel settore dei trasporti e degli impianti a fune;
- individuazione di ipotesi di sviluppo o di riconversione specifiche per i piccoli comprensori attraverso analisi del contesto territoriale, delle caratteristiche e frequentazioni delle diverse località, con il coinvolgimento degli enti e gli operatori locali;
Areoporto "Corrado Gex"
Con l’avvenuta definizione dell’annoso contenzioso esistente tra la Regione e l’azionista privato della società di gestione dell’aeroporto regionale si ritiene necessario definire una nuova politica di sviluppo della struttura.
A tal proposito si ritiene necessario dar corso all’aggiornamento del relativo Master Plan dell’aeroporto regionale valutando di affiancare all’odierna attività di volo turistico e scalo privato quella della realizzazione, di concerto e previa identificazione di un forte partner privato, di un centro di manutenzione tecnica per aeromobili al fine di rendere il “Corrado Gex” appetibile al mercato aereo attuale, nonché creando così fattive condizioni per lo sviluppo in loco di una filiera di formazione tecnica e relativa nuova occupazione di professionalità in ambito, con significative e strategiche ricadute sul territorio regionale.
Infrastrutture strategiche
Tenuto conto dell’importanza che il settore degli impianti a fune riveste per la nostra Regione, riteniamo necessario continuare ad investire per il rinnovo tecnologico e la manutenzione straordinaria degli impianti esistenti, tra cui quelli per l’innevamento e la battitura e sicurezza delle piste anche in considerazione dell’evoluzione climatica e della concorrenza dell’offerta mondiale.
I cambiamenti climatici, la necessità di rinnovo degli impianti, le piccole dimensioni dei comprensori valdostani in un mercato dello sci sempre più globale, nonché il crescente interesse del turismo estivo verso gli impianti (per il trekking, la bicicletta o altre attività ludiche) richiedono, pertanto, risposte adeguate e nuovi investimenti.
A tal riguardo, occorrerà procedere con una attenta valutazione dell’attuale modello di sostegno ed investimento in materia di impianti a fune, tenuto conto delle risorse pubbliche disponibili per il settore. Pertanto, la necessità di reperire nuove importanti risorse per lo sviluppo dei comprensori sciistici determinerà nel futuro il coinvolgimento di nuovi partner, anche di natura privata, con cui la Regione potrà far fronte agli investimenti programmati. Tali valutazioni dovranno tener conto dell’impatto strategico che tali opere avranno sul territorio e per l’economica locale ed è intenzione approfondire le valutazioni sugli altri collegamenti rilevanti dei quali si sta discutendo da tempo.
In particolare, circa il collegamento tra Ayas e Cervinia, sulla base degli studi sinora effettuati, si intende dare corso alla progettazione del collegamento, al fine di creare uno dei più grandi ed appetibili comprensori mondiali per lo sci. Innanzitutto, sarà valutato il costo e l’opportunità della fusione delle società coinvolte, poi successivamente sarà conferito il mandato per la realizzazione del progetto attraverso la valutazione di tutte le soluzioni per migliorare la gestione e la ripartizione dei proventi generati e per dare corso alla realizzazione dell’opera, reperendo le risorse necessarie.
Con specifico riferimento all’impianto di Weissmatten crediamo nella necessità di definire un nuovo rilancio del suo utilizzo e siamo contrari al suo totale smantellamento, sia per quel che riguarda l’economia turistica della zona, sia per le specifiche peculiarità che possiede quell’impianto. Il rilancio dovrà necessariamente avvenire con il coinvolgimento delle comunità e degli operatori locali.
Il collegamento Aosta-Pila-Cogne deve essere oggetto di attenta valutazione e progettazione sia dal punto di vista del costo/opportunità che delle soluzioni progettuali identificate, così come anche della scelta del tracciato definitivo, valutando tra l’altro le modalità di uno sviluppo modulare del collegamento che dia comunque priorità alle esigenze evolutive della stazione sciistica di Pila. Riteniamo necessario che tali aspetti dovranno essere valutati attraverso un rinnovato studio di fattibilità tecnico/economica prima di procedere con qualsiasi scelta. A tal riguardo occorrerà inoltre valutare, in accordo con il Comune di Cogne e gli operatori locali, l’eventuale evoluzione della
viabilità di accesso alla relativa valle al fine di potenziare le ricadute green e di valorizzazione dell’ambiente e del Parco che simili scelte possono comportare. Al contempo occorrerà anche valutare le potenziali ricadute e sinergie per lo sviluppo del comprensorio di Pila con gli operatori locali interessati.
Sempre con riferimento all’attuale telecabina Aosta-Pila si intende perseguire l’obiettivo di attivare a linea anche in orario serale-notturno nei periodi turistici di alta stagione al fine di poter favorire lo sviluppo dell’attività economica della conca di Pila ovvero anche del centro urbano di Aosta.
Crediamo, inoltre, importante valutare, sulla scorta d’impegnativa approvata in Consiglio regionale, la fattibilità e l’appetibilità turistica del possibile collegamento dei comprensori di Courmayeur e La Thuile (e ovviamente La Rosière) con il necessario coinvolgimento degli operatori e delle comunità locali.
Sarà, inoltre, necessario, in vista della revisione generale del 2021 della funivia Buisson–Chamois, valutare soluzioni alternative di gestione aziendale dell’impianto considerato l’alto costo della gestione diretta, così come suggeriscono altri modelli praticati nel resto d’Italia per impianti analoghi.