Enti Locali

I nostri Comuni sono il livello di Governo più vicino al cittadino, quello che risponde per primo ai loro bisogni e che per primo è chiamato a rispondere alle problematiche tipiche che riguardano famiglie e singoli. Nel corso della gestione dell’emergenza dovuta all’epidemia da Coronavirus le amministrazioni comunali sono state in prima linea per sostenere i soggetti in difficoltà, nonché supportare con la loro azione quotidiana il sistema di prevenzione alla diffusione del contagio.

Crediamo necessario provvedere al più presto a definire un modello di riforma e rilancio del ruolo e dell’importanza del sistema valdostano degli Enti Locali, fondato ancora sui principi fondamentali della legge regionale 54/1998 che fissa elementi ancora oggi innovativi e perseguibili quali sussidiarietà e perequazione a cui sarà opportuno e necessario aggiungere ulteriori elementi di economia solidale, sostenibilità e sviluppo nel medio e lungo periodo.

Anche sulla scorta dell’esperienza maturata nelle ultime tornate “elettorali” che sono state caratterizzate da un generale disamore per la politica, determinando in alcuni casi notevoli difficoltà nel coinvolgimento delle cittadinanze stesse, si ritiene necessario valutare una profonda riforma della rappresentanza in seno ai Consigli comunali sia dal punto di vista della composizione numerica, che del coinvolgimento dei singoli consiglieri (rendendoli più operativi e responsabilizzati nelle scelte amministrative) ovvero anche nella rappresentanza territoriale di ciascun comune. A tal proposito crediamo sia fondamentale prevedere una rappresentanza (ancorché) minima di tutti gli abitati di un comune al fine di evitare che le zone meno densamente popolate o attrattive siano dimenticate.

A tal riguardo, considerando che ad oggi non esiste un testo unico in materia di Enti Locali, bensì numerose e troppe leggi, riteniamo necessario, con il giusto coinvolgimento del Consiglio Permanente degli Enti Locali (CPEL), adottare un Testo Unico degli Enti Locali della Valle d’Aosta all’interno del quale dovranno essere disciplinati tra l’altro almeno i seguenti elementi fondamentali:

  • autonomia amministrativa e finanziaria;
  • funzioni comunali e potestà regolamentare;
  • forme collaborative intercomunali, razionalizzazione dei servizi e percorso di eventuali fusioni tra comuni (su base volontaria);
  • organi di governo e relativo status degli amministratori;
  • modalità di elezione del sindaco e del consiglio comunale;
  • organizzazione del personale (e.g. segretari, dirigenti e funzionari dell’area direttiva) e relativa contrattazione collettiva;
  • responsabilità e controlli in materia contabile.

Riteniamo che tale percorso di riforma potrà utilmente attivarsi istituendo una commissione ad hoc volta ad identificare le modalità e le più opportune soluzioni per poter scrivere, di intesa con il sistema degli Enti Locali, il nuovo Testo Unico.

 

Toponomastique

Les différents lieux du territoire valdôtain portent tous une dénomination toponymique qui est en train de disparaître ou, pire encore, d’être dénaturée par une mauvaise interprétation des noms originaux des prés, champs, villages ou de n’importe quel endroit, proche ou éloigné des centres habités.

Comment est-il possible qu’une Commission, voulue par notre Administration Régionale, dans le but d’améliorer notre toponymie, ait complètement échoué son objectif, arrivant à soumettre notre langue, le patois, à des règles déterminées aussi catégoriques et rigides qui, finalement, par le biais de fausses inférences et d’évidentes incohérences, ont porté au massacre de nos toponymes traditionnels? 

Suite à la volonté de différentes Administrations communales d’officialiser les toponymes et de les afficher sur des pancartes et compte tenu de l’incohérence et de la cacophonie produits par certaines commissions chargées d’effectuer ce travail dans les Communes qui ont déjà pourvu à cela, pour éviter un massacre des noms de nos villages ou de nos campagnes, il sera nécessaire de constituer une Commission afin de revoir les critères et les principes adoptés pour mieux évaluer et étudier ces cas bizarres en évitant qu’ils puissent se reproduire.


Le résultat de ce travail sera à la base d’une réforme législative sur l’exemple de la « Loi 101 » du Québec pour mieux valoriser notre particularisme et nos langues.

Aosta Capitale

Intendiamo rilanciare con forza il ruolo di Aosta Capitale dell’Autonomia Alpina attraverso un attivo e costante confronto tra amministrazione comunale e Regione aggiornando alle necessità attuali la legge « Aosta Capitale » dotandola di un adeguato livello di risorse economiche prontamente spendibili sia in parte corrente che in conto capitale.

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