Legge contro lo spopolamento dei Comuni di montagna: l’Union Valdôtaine pugnala chi vive in montagna!
Ieri, durante la seduta del Consiglio regionale, una maggioranza ipocrita ha bocciato la nostra proposta di legge contenente “Misure urgenti per contrastare lo spopolamento dei piccoli Comuni di montagna”.
A causa dell’urbanizzazione crescente, il 75% dei Valdostani abita nei Comuni che insistono sul fondovalle e questo ha reso le Terre Alte, interi villaggi, dei luoghi da cui fuggire. Ci sono delle comunità che stanno letteralmente morendo.
La legge aveva l’obiettivo di fermare lo spopolamento dei piccoli Comuni di montagna e poi delle frazioni alte dei grandi Comuni attraverso tre misure: un assegno di natalità “Chèque Valdôtain” di 5.000 euro per tre anni, un contributo per i nuovi residenti “Chèque montagnard” di 5.000 euro per tre anni (raddoppiato in caso di apertura da parte dei beneficiari di una nuova attività imprenditoriale nel piccolo Comune di montagna) e una esenzione dal pagamento dell’addizionale regionale IRPEF per chi già abita in questi piccoli Comuni con un massimo di redditi complessivi di 50 mila euro.
“La bocciatura della nostra legge – commenta il vice Capogruppo e primo firmatario della proposta Erik Lavy – è una pugnalata a chi vive nei nostri villaggi. L’Union Valdôtaine ha dimostrato di non avere interesse per chi abita lontano dai servizi e ha maggiori costi, basti pensare al riscaldamento. Con questa legge si garantiva un futuro a tutti coloro che resistono, investono e vogliono tornare nei nostri piccoli Comuni. La sua bocciatura rischia di portare invece alla morte questi territori.“