Le forze di opposizione del Consiglio regionale della Valle d’Aosta, dopo la rocambolesca elezione del Corecom, che ha visto bocciare tutti e quattro i candidati proposti dalla maggioranza, ha preso atto, con profondo sconcerto, che nonostante la sonora sconfitta né il Governo regionale, né il Presidente del Consiglio, hanno avuto il coraggio di assumere la responsabilità del fallimento.
«Nella giornata di oggi – analogamente a quella del primo fallito tentativo di nascita del governo Testolin – la maggioranza risicata, senza affrontare un tema importante come quello della nomina del Corecom con l’opposizione, ha indicato per bocca del Capogruppo dell’Union Valdôtaine, tramite le consuete logiche di lottizzazione, quattro candidati, dichiarando però in Aula di averli scelti valutando solo i curricula», evidenziano i Consiglieri dei gruppi Lega VdA, RV, PCP, FI, Misto.
E aggiungono: «Con la bocciatura del candidato a Presidente però, in maniera singolare, quello stesso curriculum, ritenuto così fondamentale per la scelta, è stato archiviato. Non solo: anche la terna indicata per i Commissari, in un primo momento considerata dalla maggioranza di miglior qualità, è stata messa da parte e sono state votate altre tre persone, a dimostrazione del fatto che i curricula non erano i criteri fondamentali della prima scelta.»
«Alla fine di tutta questa operazione – concludono -, durata oltre quattro ore e frutto di veti incrociati e veleni mai sopiti, nessuno esponente della maggioranza, pur sollecitata dall’opposizione, ha sentito l’esigenza di dare chiarimenti trincerandosi dietro un vergognoso silenzio. Che questa maggioranza fosse minata in partenza dalla mancanza di coesione era noto, oggi si aggiunge un altro tassello al quadro complessivo.»