In Consiglio regionale è stata approvata all’unanimità la nostra mozione che chiedeva, al fine di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della fibromialgia, alla predisposizione nella città di Aosta (colorando quelle esistenti o tramite una nuova installazione), di una panchina di colore viola, colore simbolo della fibromialgia, corredata da una targhetta esplicativa che possa informare i passanti del significato di tale panchina.
Nel corso del dibattito è intervenuto il Capogruppo Andrea Manfrin.
“La fibromialgia (o sindrome fibromialgica) è una malattia reumatologica caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico cronico diffuso e un insieme di sintomi somatici che includono principalmente disturbi del sonno, disfunzioni cognitive, rigidità, affaticamento e alterazioni del tono dell’umore che compromettono la qualità di vita di chi ne è affetto.
Le cause di questa patologia sono ad oggi sconosciute e il percorso di diagnosi risulta difficile. Tuttavia questa malattia colpisce approssimativamente 1,5 – 2 milioni di italiani e insorge prevalentemente nelle persone di sesso femminile in età adulta con un rapporto uomo-donna di 1:8. L’esordio è compreso tra i 25-35 anni per gli uomini e tra i 45-55 anni per le donne.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto l’esistenza della fibromialgia nel 1992 e il 24 gennaio 2007 una revisione dell’ICD-10 (International classification of the disease) ha definitivamente classificato la fibromialgia con il codice M-79.7 all’interno del capitolo “Malattie del sistema muscolare e connettivo”; tale nuova classificazione ICD-10 è entrata in vigore negli Stati Uniti a partire dal 1° ottobre 2015. I due principali criteri diagnostici relativi a tale sindrome, fissati dall’American
College of rheumathology (ACR) nel 1990, sono il dolore diffuso perdurante per almeno tre mesi e la concomitante presenza di almeno 11 dei 18 “tender point” specifici. Nella dichiarazione di Copenhagen del 1992 sono stati ampliati i criteri diagnostici includendo “affaticamento perdurante, rigidità generalizzata, sonno non ristoratore, mal di testa, vescica iperattiva, dismenorrea, ipersensibilità al freddo, fenomeno di Raynoud, sindrome delle gambe senza riposo, quadro atipico di intorpidimento e formicolio, scarsa resistenza all’esercizio fisico e sensazione di debolezza”.
Sebbene siano passati parecchi anni dall’inserimento da parte dell’OMS della fibromialgia nel Manuale di classificazione internazionale delle malattie e benché altre organizzazioni mediche di carattere internazionale la ritengano una malattia cronica, ancora oggi non tutti i paesi membri dell’Unione europea condividono tale posizione e tra essi c’è anche l’Italia. Il Servizio sanitario nazionale, ad oggi, non riconosce la fibromialgia tra le malattie croniche invalidanti per le quali è prevista l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria.
Nella nostra Regione la situazione invece è differente perché la nostra Regione, è stata da subito tra quelle più all’avanguardia in questo settore. Con la delibera di Giunta regionale n. 445 del 27 marzo 2015 la Regione autonoma Valle d’Aosta aveva infatti riconosciuto la fibromialgia come patologia degna di attenzione. La Delibera conteneva le relative direttive all’Azienda USL della Valle d’Aosta. A questa delibera aveva fatto seguito una delibera di pari tenore dell’USL, con la quale si dava corso all’impegno. Impegno che prevedeva, tra l’altro, la relazione entro il 31 dicembre di ogni anno dei risultati dell’applicazione della delibera della Giunta, anche con riferimento ai tempi di attesa precedenti la diagnosi, ai volumi delle prestazioni erogate, ai costi sostenuti, il tutto con il fine di monitorare la diffusione e la gravità della patologia nella popolazione e valutare un’eventuale introduzione di esenzioni per le prestazioni correlate a tale patologia.
Il passo decisivo è avvenuto con l’approvazione, da parte di questo Consiglio regionale, della Legge regionale 13 ottobre 2021, n. 25 “Disposizioni per il riconoscimento, la diagnosi e la cura della fibromialgia”. Una legge che ha subito un percorso travagliato, che non sto qui a ripercorrere, ma che poi ha visto finalmente la luce.
L’obiettivo della Legge 25 è quello non solo di riconoscere sul territorio regionale la fibromialgia quale patologia progressiva e invalidante, ma anche di favorire l’accesso ai servizi e alle prestazioni erogate dal servizio sanitario regionale, di promuovere la conoscenza della malattia tra i medici e la popolazione, di favorire la prevenzione delle complicanze, la diagnosi e la qualità delle cure e di adottare infine i provvedimenti finalizzati all’esenzione, per i residenti della Regione, dalla partecipazione al costo per le prestazioni fornite dal servizio sanitario regionale.
Ed è proprio la promozione della conoscenza fra i medici e la popolazione l’obiettivo primario di questa mozione che presentiamo oggi in quest’Aula. In base all’articolo 3 della Legge, fra i compiti del Tavolo di lavoro multidisciplinare regionale sulla fibromialgia c’è quello di proporre campagne di sensibilizzazione. Campagne di sensibilizzazione che le associazioni di volontariato, l’Asfib Vda prima fra tutte, mettono in campo costantemente, come in occasione della giornata internazionale della fibromialgia lo scorso 12 maggio.
Tra le ultime attività degne di nota dell’associazione vi è stata poi l’inaugurazione, lo scorso 1° maggio ad Aymavilles, con la collaborazione del Comune, una panchina viola per ricordare la fibromialgia con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione su questa patologia.
Da qui nasce l’idea di questa mozione. Aosta, essendo inserita in un contesto urbano maggiormente antropizzato rispetto ad Aymavilles, sarebbe una buona candidata per la posa di una panchina di colore viola, colore simbolo della patologia, il che permetterebbe la sensibilizzazione di un maggior numero di cittadini.
Per questo, con questa mozione, intendiamo impegnare il Governo regionale a procedere, al fine di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della fibromialgia, alla predisposizione nella città di Aosta (colorando quelle esistenti o tramite una nuova installazione), di una panchina di colore viola, colore simbolo della fibromialgia, corredata da una targhetta esplicativa che possa informare i passanti del significato di tale panchina, coinvolgendo i volontari delle associazioni che si occupano di tale patologia. Inoltre chiediamo di valutare la possibilità d’inserire nella targhetta esplicativa un QR CODE che rimandi ad una pagina istituzionale dedicata, in modo da illustrare, in maniera efficace, la patologia e le sue conseguenze.“