Tutela delle donne affette da endometriosi: approvata la nostra risoluzione

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la nostra risoluzione che, partendo dalla nostra proposta di legge, impegna il governo a dare attuazione, per il tramite di una Delibera di Giunta Regionale, agli articoli 4, 5, 6, 7, 8, 9 della Proposta di legge Regionale 77 concernente “Disposizioni per la tutela delle donne affette dall’endometriosi” depositata dal gruppo Lega Vallée d’Aoste.

Nello specifico gli articoli prevedono:

  • l’esenzione per i farmaci e per le prestazioni sanitarie;
  • la formazione per il personale sanitario al fine di arrivare a una diagnosi precoce;
  • campagne di sensibilizzazione anche in occasione della giornata mondiale dell’endometriosi;
  • supporto psicologico per le pazienti affette da endometriosi;
  • riconoscimento del ruolo delle associazioni di volontariato.

Nel corso del dibattito in Aula è intervenuto il Capogruppo Andrea Manfrin.

L’endometriosi, o malattia endometriosica, è una malattia tipica dell’apparato genitale femminile, caratterizzata dalla presenza di endometrio laddove questo non è normalmente presente, quindi al di fuori dell’utero (come la vescica o l’intestino e, in casi molto gravi, anche nei polmoni) o in porzioni di utero non appropriate.

Durante l’arco del ciclo mestruale, questo tessuto endometriale inappropriato (che prende il nome di ectopico) rappresenta la causa dei sintomi e dei segni clinici che contraddistinguono l’endometriosi. Tipica delle donne in età fertile, la malattia endometriosica è uno dei fattori causali più comuni di dolore cronico pelvico nelle donne in età fertile.


Malgrado il grande interesse clinico che suscita questa patologia, specialmente negli ultimi anni, questa malattia resta ancora oggi in gran parte sconosciuta e coinvolge globalmente la salute delle donne, con maggiore incidenza su quelle in età fertile, creando debilitanti conseguenti effetti psicofisici.

La paziente, spesso, impiega anni per dare un nome alla sua sofferenza, con un ritardo che viene stimato in circa dieci anni, cosa che comporta un peggioramento della qualità della vita, dovendo barcamenarsi tra la progressione della malattia non curata e le peregrinazioni infinite tra consulti specialistici e indagini diagnostiche che non sempre sono appropriate.
In Italia sono affette da endometriosi il 10-15% delle donne in età riproduttiva; la patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire. Le donne con diagnosi conclamata sono almeno 3 milioni. Solitamente la malattia esordisce nell’adolescenza e il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma raramente viene diagnosticata con prontezza, poiché si tende a sottovalutare l’intensità del dolore riferito dalla giovane.


Nell’ottica di rendere sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell’endometriosi, il Consiglio regionale della Valle d’Aosta, nella seduta del 26 maggio 2022, ha approvato all’unanimità una mozione che impegna il Governo ad attivarsi per la realizzazione di varie iniziative: la predisposizione di una panchina di colore giallo (colore simbolo della malattia) corredata da targhetta esplicativa sul significato di tale installazione, con il coinvolgimento dei volontari delle associazioni che si occupano di questa patologia, con l’eventuale inserimento di un QR Code che rimandi ad una pagina istituzionale dedicata e la creazione di un pamphlet esplicativo da distribuire a scuole e famiglie con le giuste informazioni sulla patologia in modo da rendere più agevole il riconoscimento con diagnosi precoci.


Nella seduta del 22 luglio 2021 inoltre, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione che impegna la Giunta regionale a valutare l’inserimento nei livelli essenziali di assistenza (LEA) aggiuntivi regionali dell’esenzione dal pagamento delle terapie farmacologiche necessarie alle pazienti affette da endometriosi negli stadi clinici di I e II grado, attualmente esclusi dall’esenzione.


Con la Proposta di legge che avevamo depositato, quindi, raccogliendo gli indirizzi e la volontà espressa dal Consiglio Regionale, ci prefiggevamo l’obiettivo non solo di riconoscere sul territorio regionale l’endometriosi e di promuoverne la conoscenza, ma anche di adottare provvedimenti finalizzati all’esenzione per le pazienti dalla partecipazione al costo per prestazioni fornite dal Servizio sanitario regionale, di favorire l’accesso ai servizi e alle prestazioni erogate dal Servizio sanitario regionale, di favorire la prevenzione delle complicanze, la diagnosi precoce, una buona qualità delle cure ed il riconoscimento del valore dell’associazionismo e delle attività di volontariato svolte in ambito regionale e finalizzate a sostenere e aiutare le donne affette da endometriosi.


Lo scopo principale perseguito dalla proposta di legge presentata era dunque quello di permettere alle pazienti di essere adeguatamente curate, ottenendo l’assistenza e le terapie di cui hanno bisogno, restituendo loro al tempo stesso diritti e dignità.


Come sappiamo durante il confronto in V Commissione tanto il presidente Lavevaz, quanto l’assessore Barmasse avevano espresso condivisione verso il provvedimento in discussione.
Come abbiamo però rilevato recentemente durante le audizioni relative alla legge è stato comunicato che il percorso legislativo non è considerato quello ottimale.


Pur non concordando con quanto affermato dai tecnici e ritenendo che una legge regionale potrebbe dare una maggiore stabilità e concretezza alle disposizioni oggetto di proposta, la necessità di intervenire tempestivamente impone di utilizzare ogni strumento utile affinché le disposizioni contenute nella legge possano essere applicate con celerità.
Per questo motivo, con questa risoluzione impegniamo il governo a dare attuazione, per il tramite di una Delibera di Giunta Regionale, ai citati articoli 4, 5, 6, 7, 8, 9 della Proposta di legge Regionale 77 concernente “Disposizioni per la tutela delle donne affette dall’endometriosi” depositata dal gruppo Lega Vallée d’Aoste.”

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