Questa mattina, in apertura della seduta del Consiglio regionale, ci saremmo aspettati di sentire, nelle dichiarazioni del Presidente Lavevaz, delle spiegazioni in merito a quanto sta avvenendo al di fuori dell’aula della massima assise valdostana.
Dal Presidente invece è arrivato un silenzio assordante. In un’aula che dovrebbe essere il luogo deputato per le discussioni politiche non una parola sulle scelte, anzi sulle NON scelte, che sono state fatte in questi giorni perché la risicata maggioranza, che si trova probabilmente in una situazione di forte imbarazzo per lo stallo in atto, ha ritenuto che ciò non fosse opportuno. E nel momento in cui le forze di opposizione hanno tentato di sottolineare l’inadeguatezza di questo atteggiamento, sono state censurate dal Presidente Bertin, nel tentativo di evitare discussioni politiche potrebbero creare ulteriore imbarazzo.
Ancora una volta i valdostani rimangono nell’incertezza totale sulle scelte che saranno prese per risolvere la crisi economica in atto e sulle scelte dirimenti per il futuro della Valle d’Aosta. Ancora una volta le istituzioni rimangono ostaggio di chi, alle prese con precari equilibri per la spartizione delle poltrone, non riesce a risolvere una crisi che si protrae da troppo tempo.
Ci chiediamo dunque se questo sia il modo giusto per governare una Regione e se quello di questa risicata maggioranza sia un atteggiamento serio. Una cosa è certa: a chi in questo momento lascia la Valle d’Aosta nel buio più totale, dei problemi dei valdostani importa molto poco!