Stop al divieto di accesso agli accompagnatori di minori e disabili sprovvisti di Green Pass!

In Consiglio regionale abbiamo presentato due iniziative sul divieto di accesso ai presidi ospedalieri per gli accompagnatori di minori e disabili sprovvisti di green pass presentando un’interrogazione a risposta immediata e un’interpellanza.

«Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni, ad esempio di genitori che non hanno potuto stare vicini ai loro bambini disabili per effettuare le terapie, contro le disposizioni di legge, minori che non hanno potuto usufruire dei servizi sanitari perché i loro accompagnatori erano sprovvisti di green pass, utenti che dovevano pagare il ticket per fare il tampone a cui è stato chiesto il green pass – ha sottolineato il Capogruppo Andrea Manfrin -: ci chiediamo se le misure attuate nella nostra regione siano rispondenti a quelle previste dalla normativa nazionale. Oppure il divieto di accesso agli accompagnatori di minori e/o disabili sprovvisti di green pass o con green pass da tampone è frutto di una errata interpretazione? Si intende per evitare che si ripetano situazioni anche gravi? Chiedo anche che siano esplicitate le motivazioni per cui si procede a verifica della certificazione verde del personale sanitario e, di concerto, all’utenza dei presidi ospedalieri impedendo l’ingresso a chi ne è sprovvisto: non è possibile che venga richiesto il green pass per pagare un ticket alla piastra del Parini. Ritengo che la situazione sia grave e occorre porvi rimedio

L’Assessore alla Sanità ha confermato che il divieto non sussiste nelle situazioni di emergenza e in caso di pazienti con disabilità.

Il Consigliere Manfrin, nella replica, si è dichiarato «assolutamente e pienamente soddisfatto: con questa risposta si è fatta giustizia nei confronti delle famiglie che, in queste settimane, hanno patito delle angherie, somministrate contra legem. Un disabile cui venga impedito di entrare in struttura ospedaliera o socio-sanitaria ha subito un sopruso. Sono felice che si siano date disposizioni e indicazioni per superare queste criticità. Finalmente si afferma che per ricevere una prestazione sanitaria non occorre il green pass. Per quanto attiene i minori, purtroppo ci sono interpretazioni diverse, alcune più stringenti (obbligo di tampone), altre decisamente più permissive (accesso libero per gli accompagnatori); la Regione Valle d’Aosta ha scelto la strada più restrittiva: noi vorremmo che gli accompagnatori potessero entrare nelle strutture senza tampone, ma prendiamo atto della decisione e che sia stato chiarito che deve essere la struttura a erogare il tampone. Mi auguro che questo modo di procedere per correggere le storture del green pass prosegua e si garantisca a tutti l’accesso ai servizi, pagati con le contribuzioni erogate ogni anno

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