In Consiglio comunale è stato approvato all’unanimità il nostro ordine del giorno, presentato insieme a tutti i gruppi di opposizione, per il rifinanziamento della legge di “Aosta capitale dell’Autonomia”.
Nello specifico, l’ordine del giorno impegna l’Amministrazione comunale a chiedere con urgenza all’Amministrazione regionale il rifinanziamento decennale della legge “Aosta Capitale dell’Autonomia” ai sensi dell’art. 3 della legge regionale 14 novembre 2011, n. 27 e sue successive modificazioni, per un valore complessivo di euro 30.000.000 indicizzati nel tempo e ad aprire urgentemente un tavolo di confronto con l’Amministrazione regionale affinché il finanziamento non scenda al di sotto di questo importo.
Qui di seguito il discorso di presentazione dell’ordine del giorno del Consigliere Bruno Giordano.
«Il confronto che ha visto più volte contrapposti il Governo e le Regioni sul tema dei tagli dei trasferimenti dal livello centrale al livello locale è il sintomo più concreto e tangibile della sofferenza che sta investendo il settore della spesa pubblica nel suo complesso.
In tale contesto, da più parti è stato tuttavia evidenziato che, se da un lato si deve incidere pesantemente su disservizi e cattiva gestione del denaro pubblico, dall’altro è doveroso intervenire non in modo indiscriminato, penalizzando chiunque con tagli e riduzioni di erogazioni, bensì cercando di salvaguardare i comportamenti degli enti territoriali virtuosi o che, comunque, abbiano saputo dimostrare di attuare politiche attente e consapevoli.
Proprio in ragione della sua riconosciuta “virtuosità”, la stessa Valle d’Aosta è stata tra quanti ha portato sul tavolo di confronto con il Governo i temi sopra esposti.
Le stesse argomentazioni portate avanti dalla Regione a livello centrale trovano piena continuità a livello locale, nel momento in cui la città capoluogo presenta i risultati della propria azione, i traguardi conseguiti e gli obiettivi da raggiungere, evidenziando come proprio su tali basi sia necessario aprire un tavolo di confronto volto ad assicurare erogazioni sufficienti per continuare ad offrire alla cittadinanza di Aosta e di tutta la Regione livelli di servizio ottimali.
Se già la legge regionale 3/1992 “Interventi per la riqualificazione di Aosta quale moderno capoluogo regionale” aveva sottolineato il profilo caratterizzante e trainante dall’evidenziare esplicitamente contesti che grazie al continuo sforzo della città sono quotidianamente al servizio di tutti i cittadini valdostani: gestione del palazzo di giustizia e degli uffici giudiziari del Giudice di pace, gestione delle strade di grande scorrimento (illuminazione pubblica, manutenzione ordinaria, sgombero neve), gestione degli impianti sportivi di interesse regionale, gestione della Cittadella dei giovani, verde pubblico e rotonde, parchi urbani,…
A tale proposito è sufficiente menzionare i recenti dati sulla rilevazione dei passaggi automobilistici in Aosta durante l’arco della settimana: di fatto, la Città di Aosta registra quotidianamente un più che considerevole numero di accessi di persone che si recano presso il capoluogo regionale per motivi tra i più vari: lavorativi, turistici, di accesso a servizi che solo qui trovano erogazione.
Lo sforzo economico per assicurare la continuità e l’efficienza del quadro sopra esposto è rimarchevole e i dati finanziari sono lo specchio dell’impegno che il Comune di Aosta costantemente profonde per assicurare alla popolazione valdostana e all’immagine della regione le migliori garanzie.
Se da un lato questo è l’impegno della città, dall’altro l’Amministrazione ha attuato le politiche attente e consapevoli già sopra richiamate, assicurando il raggiungimento di traguardi virtuosi come quelli da più parte auspicati.
Vanno ricordati, tra i principali, quello di una costante e graduale riduzione delle spese correnti del Comune; i costi del personale – una delle voci storicamente più difficili da governare – sono stati ridotti del 10% dal 2005 ad oggi; gli incarichi esterni sono stati ridotti alle due sole collaborazioni per l’ufficio stampa e la comunicazione dell’ente; le indennità degli Amministratori sono diminuite passando da € 843.000 del 2007 ad € 828.000 del 2010 dimostrando anche in tale settore – quello dei sempre discussi costi della politica – attenzione e sobrietà; i contributi sono diminuiti, nel periodo 2008/2010 del 30,4%.
La Città di Aosta ha saputo – dati alla mano – assicurare servizi di primissimo livello alla popolazione di tutta la regione e, al contempo, abbattere le spese inutili o eccessive, contenere gli sprechi, ridurre l’inefficienza.
Tutto questo è avvenuto a fronte di bilanci finanziari comunali che per la loro stessa natura mantengono parti di rigidità sulle quali non è praticamente possibile incidere: si pensi ai servizi di somministrazione, ai costi per luce, energia elettrica e gas, assolvimento delle obbligazioni contrattuali, alla corresponsione degli interessi e via discorrendo. Per rendere l’idea, tali tipologie di costi “intangibili” raggiungono in media il 95% delle spese correnti.
Per mantenere un costante ed elevato livello di attenzione sulla funzionalità del sistema della città nel suo complesso – sistema dal quale dipendono le aspettative di una quantità di soggetti, moltissimi dei quali non residenti – comporta che ognuno dei soggetti in campo si adoperi al massimo delle proprie possibilità.
L’Amministrazione comunale si è mossa e si muove come sopra si è detto, con l’obiettivo di voler garantire al capoluogo un livello di finanziamenti tale da garantire piena continuità nell’erogazione di servizi che hanno ricadute positive su tutta la popolazione valdostana, sia indirette che generali.
In ragione di tutto quanto sopra esposto, con il presente ordine del giorno, chiediamo dunque di dare corso a un aperto e costruttivo confronto che possa condurre la Regione a voler concorrere a sostenere le spese sovra-comunali sostenute dal Comune di Aosta stimate pari a € 1.700.000 così come già fatto in altri casi (si ricorda l’art. 9 della legge regionale 15/2007).
Riteniamo insufficiente lo sforzo sin qui prodotto dall’amministrazione regionale che sottrae denaro per servizi che riguardano tutta la popolazione valdostana. Occorre aprire un tavolo di confronto con l’Amministrazione regionale perché non possiamo pensare né permettere che questo importo scenda al di sotto dei tre milioni di euro, che è già un importo sottostimato, perché il costo totale delle spese era ben superiore. Chiediamo quindi uno sforzo congiunto, uno slancio patriottico in difesa della Capitale della nostra Autonomia».