Finanze e sviluppo economico

Finanze ed esercizi commerciali

Siamo coscienti che nel prossimo mandato amministrativo la gestione delle risorse finanziarie ed il confronto e rapporto con l’Amministrazione Regionale sarà importantissimo e delicato.

Verificata l’esatta situazione finanziaria e le disponibilità dell’Ente (tenuto conto di eventuali vincoli di destinazione) occorrerà mirare a maggiori investimenti e cercare di efficientare il carico fiscale dei cittadini e di tutti gli operatori commerciali.

Gli esercizi commerciali ed artigiani, ed in particolare quelli di vicinato, riteniamo svolgano un’importantissima funzione sociale (posti di lavoro, luoghi di aggregazione e di incontro, cura e decoro delle vie cittadine) e riteniamo siano il baluardo a tutela del degrado cittadino. Questo ponendo anche una particolare attenzione alle zone fuori dal centro storico di Aosta (Quartiere Dora – Quartiere Cogne – Via Saint-Martin de Corléans – Viale Europa – Corso Battaglione).

La Lega Vallée d'Aoste mira ad una politica che promuova:

  • in primis un dialogo costante e un lavoro in sinergia con le associazioni delle categorie interessate per migliorare i rapporti con il commercio di vicinato;
  • revisione del sistema di trasporto merci (fasce orarie congrue e razionali) e revisione della ZTL;
  • servizi commerciali ed artigianali da riportare in città e porre particolare attenzione a quelli che sviluppano e promuovono la cultura e l’enogastronomia Valdostana;
  • l’Amministrazione Comunale dovrà garantire la crescita e il miglioramento degli Spazi Pubblici ed evitare il degrado attuale (marciapiedi – giardini – panchine ed arredo urbano diverso e di scarsa contestualizzazione);
  • l’Amministrazione Comunale dovrà migliorare e sviluppare gli eventi culturali in Città proponendo adeguati eventi anche in quartieri e vie fuori dal Centro Storico;
  • il Centro Storico rimane comunque per Aosta una priorità così come, di concerto con l’Amministrazione Regionale per quanto di competenza, restituire ai cittadini Piazza della Cattedrale in modo che sia degna di essere un salotto culturale (Cattedrale – siti Archeologici – ampliamento dehors e ideazione di eventi culturali mirati anche di concerto con le Istituzioni Ecclesiastiche);
  • le aree strategiche della città devono (tenuto conto del rispetto delle normative Privacy) essere soggette a videosorveglianza coordinata con le forze di Polizia Municipale in primis in coordinamento con Questura e Prefettura. Le strade pulite e sicure aumentano l’attrattività turistica e commerciale e fungono da deterrente al malcostume ed alla criminalità;
  • pur consci dei forti investimenti necessari e delle difficoltà attuali occorrerà portare avanti un programma serio e coordinato (con servizio urbanistica e viabilità) di rinascita del mercato coperto e di quello abituale scoperto. Quella zona di Aosta deve rinascere con spazi adeguati per i parcheggi, aree verdi per bambini e famiglie e tutela dello sviluppo, anche in tale ambito, di commercio che promuova la cultura ed enogastronomia Valdostana sulla scorta dell’esempio che ci arriva dai mercati centrali ristrutturati delle principali città italiane;
  • sostenere e promuovere le manifestazioni tradizionali di grande attrattività garantendo e spingendo i prodotti KM 0 (nel mercatino di Natale – proponendo prodotti eno-gastronomici nei punti cittadini durante la Fiera di Sant’Orso, coordinamento con altre manifestazioni culturali regionali ponendo una particolare attenzione e coinvolgimenti agli esercizi commerciali ed artigiani);
  • allargare i Mercatini di Natale (nati col sindaco Giordano) ad altre zone del centro e della città, con un attento progetto, che eviti un ammasso esagerato nel principale Marché Vert Noël e si dimentichi delle altre zone della città;
  • sostenere, in coordinamento con l’Amministrazione Regionale (utilizzando specifici Fondi anche Europei), l’insediamento nelle aree di accesso EST – OVEST e, nell’Area di Insediamento Cogne Acciai Speciali, di attività innovative e tecnologiche;
  • riconvertire progressivamente Aosta dall’Industria pesante attraendo anche da fuori Valle e dall’Estero attività biomedicali – informatiche – attività di ricerca e sviluppo.

La proposta

Il Bilancio Comunale è lo strumento cardine per verificare la copertura finanziaria di ogni iniziativa del Comune di Aosta.

Le decisioni in materia finanziaria devono rimanere finalizzate a garantire un bilancio in equilibrio e sostenibile finanziariamente rispetto agli obiettivi programmati.

Gli obiettivi dovranno sempre essere programmati con il livello di risorse a disposizione e dovranno essere oggetto di razionalizzazione.

Ciò passa sicuramente anche attraverso una razionalizzazione dei compiti dei singoli Assessorati che devono essere razionalizzati e semplificati. Basta incroci di deleghe e processi decisionali lenti ed opachi.

In sintesi

Per le opere pubbliche un taglio agli sprechi ed una maggiore concentrazione alle manutenzioni ordinarie e straordinarie dei beni comuni (giardini – panchine – videosorveglianza – sistemazione Patrimonio Comunale con particolare attenzione agli Istituti Scolastici che spesso non sono a norma di Legge); Imposte Locali (IMU – Occupazione suolo Pubblico e Smaltimento rifiuti) rimodulati e cercando di spingere i privati alla ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico. Con ciò si vuole incentivare il mercato immobiliare che in questi anni ha subito una notevole battuta d’arresto con tutte le conseguenze occupazionali interconnesse; Coinvolgimento e riorganizzazione della macchina burocratica e del personale dipendente. Occorre fare passare il messaggio che l’Ufficio Pubblico è a servizio dei cittadini e si attiva per risolvere i problemi. Se le esigenze di Bilancio lo imporranno, si attiverà una campagna di flessibilità di orario; Razionalizzazione della Spesa Corrente. Sarà necessaria un’attenta analisi e mirare ad una razionalizzazione dei costi per alimentare risparmi da investire in minori imposte e miglioramento dell’ambiente di lavoro del personale dipendente; Razionalizzazione anche in collaborazione con l’Amministrazione Regionale dei progetti con contribuzione europea. Bisogna intercettare i fondi che esistono e vengono perduti o sprecati per poter effettuare investimenti importanti (vedi mercato coperto e scoperto – parcheggi – collegamento con la pista ciclabile al Centro Città).

Da un sistema che si concentra solo sul prelievo dobbiamo passare ad un sistema che garantisce il ritorno degli investimenti sul territorio. Il controllo e la messa a disposizione delle risorse durante l’evoluzione del programma costituirà l’attività principale ai fini del raggiungimento degli obiettivi, bisogna affiancare la programmazione economica a quella finanziaria, basata sul controllo del bilancio pluriennale e istituendo anche strumenti innovativi atti a dare una maggiore flessibilità alle politiche di bilancio.

Rapporti con gli enti e le società partecipate

Verrà fatta una verifica dei rapporti esistenti con la partecipata diretta del Comune, APS e avviato un confronto con altre realtà partecipate regionali che rivestono un ruolo importante per il Comune di Aosta quali ad esempio INVA o la Pila S.p.A. Tali rapporti saranno fondamentali per conoscere le relative dirigenze e capire come poter procedere secondo una azione coordinata e condivisa. Le partecipate dovranno fornire azioni a favore dell’ente e si controllerà che il flusso di azioni sia costante ed adeguato.

Si potranno affidare anche nuovi servizi alle partecipate, attualmente svolti, non sempre con efficienza, da società esterne, in modo da ottimizzare le risorse e diminuire gli sprechi.

Un ulteriore importante cambio di passo dovrà avvenire nei confronti dei soggetti privati. L’interesse per una nuova città, per una grande città del futuro, è sia privato che pubblico nella più nobile accezione del termine. Per questo motivo crediamo necessario dare nuovo impulso ad accordi Pubblico-Privato nella realizzazione e gestione di opere fondamentali per il rilancio della nostra Città.

Il recupero dei crediti che l’Amministrazione vanta nei confronti dei cittadini dovrà essere internalizzato al fine di permettere da un lato al cittadino modalità di rientro più comode, soprattutto nei casi dovuti agli effetti della recente crisi generata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, e dall’altro lato al comune di avere flussi monetari certi.

Patrimonio

La gestione del patrimonio, degli impianti sportivi di proprietà, delle palestre, avverrà pianificando opere di progettazione, realizzazione, manutenzione, adeguamento a norma, riqualificazione e restauro dei beni architettonici. Si potrà prevedere eventualmente anche l’alienazione di edifici o parti di esse allo stato attuale ritenuti non più strategici. Gli stessi saranno posti in vendita tramite procedure ad evidenza pubblica che non dovranno favorire che la più razionale gestione delle risorse del Comune.

Vi sono proprietà anche in altri comuni (esempio Saint-Pierre) e luoghi lontani (esempio Pinarella di Cervia), gli stabili non devono essere trascurati, o si valorizzano o si vendono, non si abbandonano! In questo ambito sarà, poi, importante la messa a reddito del patrimonio comunale. Gli immobili che per condizione e/o posizione hanno una appetibilità locatizia (negozi, uffici, appartamenti in zona e/o fabbricati di pregio) dovranno essere concessi in locazione a prezzi di mercato in modo da garantire un adeguato ritorno economico per le casse comunali.

Innovazione e programmazione europea

La continua innovazione, indispensabile per stare al passo con i tempi ma ancor più indispensabile per attuare l’Aosta del futuro non potrà che trovare delle fonti di cofinanziamento dell’Unione Europea. Il monitoraggio dell’accordo di partenariato tra l’UE e l’Italia nonché dell’impianto strategico e la selezione degli obiettivi tematici su cui si concentrano gli interventi finanziati dai Fondi Strutturali e di Investimento europei per i vari cicli di programmazione permette di recuperare e mettere a frutto le risorse comunitarie assegnate all’Italia, un coordinamento anche con gli uffici regionali in modo da condividere le azioni e coordinarsi su compiti e ruoli appare sicuramente necessario affinché non si lascino indietro importanti risorse come è avvenuto in passato.

Un importante impulso verso una sempre maggiore innovazione dovrà essere quello della diminuzione progressiva e sostenuta dalla burocrazia. Basta cavilli e lacciuoli, più fiducia nel giudizio dei singoli soggetti e dei progetti. A tal riguardo, il processo di sburocratizzazione dovrà portare regolamenti più snelli ispirati ai principi sanciti dalla legge 241/90 e dalle sue successive modifiche che prevedono una catena amministrativa imperniata sul silenzio assenso, su tempi celeri e sulla telematica onde ridurre al minimo gli accessi del cittadino agli uffici pubblici e le richieste di documenti da parte della P.A.

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