Amministrazione Regionale

L’attuale conformazione del bilancio regionale e la necessità di invertire l’attuale incidenza maggioritaria delle spese correnti rispetto a quelle di investimento, nonché la volontà di efficientare il sistema amministrativo regionale sia in ottica di diminuzione del livello dei passaggi amministrativi che di contenimento dei costi della burocrazia, determina la necessità di riformare l’attuale organizzazione amministrativa dell’Ente Regione, sia in termini normativi che aziendali.

Verrà pertanto posta in essere una strategia strutturata su due direttrici che verranno attuate contemporaneamente ed in particolare:

  • analizzare nel suo complesso le attività, le strutture ed il relativo dimensionamento di cui la macchina amministrativa è composta al fine di identificare concretamente il reale ed efficiente fabbisogno di risorse tenuto conto delle funzioni e del turnover generato da licenziamenti/pensionamenti anche sulla scorta di quanto definito dalla c.d. “Legge Madia”; l’attività dovrà anche considerare l’insieme degli enti strumentali e/o società partecipate al fine di identificare soluzioni organizzative volte ad eliminare inefficienze e/o doppie funzioni nell’ottica di liberare risorse, sia umane che di natura monetaria, al fine di poterle destinare a quegli ambiti oggi maggiormente in sofferenza.
  • revisionare la vigente legge regionale n. 22 del 23 luglio 2010 con l’obiettivo di rendere tale regolamentazione moderna ed al passo con le best practice in materia di amministrazione pubblica, introducendo i seguenti elementi:
    • principi e meccanismi di spoils system che tengano conto dell’orizzonte temporale della legislatura;
    • rotazione dei dirigenti apicali al fine di favorirne il ricambio e la multidisciplinarità delle competenze;
    • potenziamento della possibilità di costituire strutture temporanee ad obiettivo a supporto della gestione delle problematiche più critiche ed impattanti.

In forza della creazione della struttura di controllo interno (audit) si ritiene necessario proseguire e rafforzare la strutturazione del sistema di controllo interno quale presidio al rischio di non conformità amministrativa e controllo nel continuo dei processi burocratici.

La riforma della macchina pubblica dovrà tenere anche conto della necessità di evolvere l’organizzazione ed i processi ad oggi in uso attraverso (ad esempio) l’introduzione di modelli organizzativi che favoriscano la formazione di team progettuali multitasking, favorendo al contempo in via sperimentale la costituzione di spazi aperti per agevolarne il lavoro e lo scambio di informazioni.

Sempre con riferimento alla riforma organizzativa e procedurale della macchina amministrativa si ritiene necessario sviluppare, attraverso una condivisione con gli enti del comparto pubblico regionale e con le relative organizzazioni sindacali, le corrette modalità ed iniziative volte a:

  • potenziare l’utilizzo del telelavoro sia con riferimento a quelle figure professionali la cui attività maggiormente si presta, nonché a favore di quei soggetti che socialmente ne beneficerebbero maggiormente (e.g. genitori di famiglie numerose, titolari di residenza nel fondovalle, etc.);
  • rafforzamento delle politiche di digitalizzazione delle pratiche e dei processi amministrativi attraverso un fattivo coinvolgimento con la società in house di riferimento, considerando prioritaria la necessità di integrare tra loro sistemi strutturalmente collegati, quali ad esempio la gestione del personale e la contabilità generale della Regione;
  • revisione del modello di misurazione, valutazione ed incentivazione del personale sulla scorta delle previsioni normative ed indirizzi della normativa nazionale al fine di premiare maggiormente il raggiungimento degli obiettivi, secondo la logica di “risultato”.
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Ecole Valdôtaine de l'Administration (EVA)

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Tra gli obiettivi prioritari in materia di riforma della macchina amministrativa riteniamo doveroso valorizzare le attuali e future risorse umane e sviluppare nel continuo la loro formazione. Questa occupa per l’appunto un posto strategico nel favorire la crescita professionale dei dipendenti e nel far fronte alle esigenze di flessibilità ed efficienza che i cambiamenti in essere e il contesto attuale rendono necessarie. Pertanto, crediamo opportuno costituire un ente di formazione amministrativa (in collaborazione con l’Università della Valle d’Aosta, altri primari enti di formazione, il Consorzio Permanente degli Enti Locali, etc.) denominato Ecole Valdôtaine de l’Administration (EVA) sul modello della Trentino School of Management.

  • L’attività formativa dell’EVA verterà nella progettazione e gestione di progetti formativi, rivolti al personale del comparto pubblico regionale, degli enti locali e degli enti strumentali regionali, nonché delle proprie società partecipate convenzionate, così come anche gli amministratori locali. In particolare con la creazione dell’EVA si intendono sviluppare tre principali ambiti di attività tra cui: 
  • la formazione e l’aggiornamento professionale dei destinatari;
  • l’attività di supporto tecnico e formativo al sistema degli enti locali valdostano, con particolare attenzione alle esigenze di cambiamento che richiedano specifici interventi di aggiornamento organizzativo e professionale;
  • attività di studio e ricerca non solo per rispondere alla complessità e alla dinamica accelerata del mondo di oggi, ma anche alla pluralità e alla tipicità delle competenze della Regione autonoma.
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Società Partecipate

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Le linee guida di gestione del complesso sistema delle società partecipate della Regione saranno sostanzialmente derivate da quelle che hanno contraddistinto l’azione di governo che la Lega Vallée d’Aoste ha guidato nel 2018 che oltre ad essere improntate secondo la politica del buono e prudente Azionista, verteranno su tre linee di intervento:

  • gestione integrata e lineare delle realtà in house con le relative strutture regionali di riferimento sia in termini di processi amministrativi che di fornitura ovvero anche di semplificazione dei processi di contatto tra le strutture regionali e la relativa partecipata al fine di eliminare costi superflui e/o eventuali duplicazioni di processo;
  • valorizzazione del ruolo delle società in house quali fornitori efficienti di servizi alla Regione ed agli altri Enti pubblici rispetto alla logica dell’utile economico che dovrà altresì contraddistinguere la gestione delle altre società partecipate che svolgono ruoli di fatto assimilabili a società operanti nel mercato;
  • gestione delle ristrutturazioni e/o dei processi di razionalizzazione del sistema delle società partecipate e degli enti strumentali in linea con i dettami e le best practice definite in forza della Legge Madia. Al contempo riteniamo necessario indicare obiettivi di breve termine determinati da necessità incombenti ovvero processi già avviati nel corso dell’esperienza di Governo che riteniamo prioritari e improcrastinabili, tra cui nello specifico:
  • la riforma della disciplina di nomina dei rappresentanti regionali in seno alle società partecipate al fine di valorizzare competenze, esperienze e professionalità manageriale e di gestione aziendale rispetto alle vecchie logiche di rappresentatività e lottizzazione di stampo meramente politico;
  • la ripresa del processo di razionalizzazione e ristrutturazione di Vallée d’Aoste Structure ad oggi ancora lontano da una sua completa e realistica soluzione;
  • pieno sostegno alla procedura concordataria funzionale alla ristrutturazione della Casinò de la Vallée attraverso ogni necessaria azione che l’Azionista Regione può mettere in campo per scongiurare qualsiasi rischio di fallimento dell’Azienda;
  • definizione di una puntuale programmazione di razionalizzazione, accorpamenti, fusioni e/o semplificazioni del sistema delle partecipate regionali e dei relativi enti strumentali in linea con le previsioni normative di riferimento e le migliori best practice di settore.
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Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco e Corpo Forestale della Valle d'Aosta

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Alla luce delle giustificate sollecitazioni pervenute dalle rappresentanze del Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco riteniamo necessario, anche in forza delle impegnative presentate in Consiglio regionale, perseguire un percorso di allineamento ed equiparazione continuativa di natura giuridica, economica, previdenziale ed ordinamentale al personale professionista del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco mantenendo salve le peculiarità organizzative del sistema antincendio valdostano strutturato sulla forza combinata dei professionisti e dei volontari.

Crediamo al contempo necessario perseguire il medesimo percorso, con specifico riferimento al trattamento economico e previdenziale, del personale del Corpo Forestale della Valle d’Aosta.

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