Autonomia, Boldi: una storica battaglia della Lega

Nella giornata di ieri, la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il referendum per abrogare l’Autonomia differenziata. La Consulta ha rilevato che “l’oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari” il che “pregiudica la possibilità di una scelta consapevole da parte dell’elettore”. 

La sinistra, che fino a ieri ha parlato di “spacca Italia” e “difformità dei diritti”, deve, da oggi, mestamente prendere atto del fatto che, se il Decreto fosse stato veramente così divisivo come da loro dichiarato, il quesito referendario sarebbe stato ammesso.

Va inoltre evidenziato – commenta il Segretario della Lega Vallée d’Aoste Marialice Boldiche l’attuale normativa sull’Autonomia differenziata, storica battaglia della Lega, era già prevista all’art. 116 della Costituzione, riformato dalla sinistra nel lontano 2001 ma mai attuato. La sinistra, in totale cortocircuito, avrebbe portato avanti un referendum per abrogare una norma da lei stessa voluta con la Riforma del Titolo V!

La Lega Vallée d’Aoste è dunque soddisfatta del fatto che, questa sua storica battaglia, ora possa proseguire portando l’Autonomia in quei territori che da sempre si battono per conquistarla. 

Inoltre – continua il Segretario- , il lavoro verso la tutela delle genti di montagna non si ferma qui. Prosegue infatti il cammino del Disegno di legge per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, per dare piena dignità alle terre alte attraverso incentivi e misure adeguate, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze dei cittadini e valorizzare al meglio le nostre eccellenze montane”.

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