La Montagna è sempre stata abitata da nuclei indipendenti autosufficienti. I nostri villaggi sono stati bacino di scambi, di cultura, di vita. Il livello di alfabetizzazione era direttamente proporzionale alla quota: i montanari si autogovernavano e creavano scuole per tutti, uomini e donne, molto prima delle città. In Valle d’Aosta la prima scuola elementare pubblica risale alla fine del XVII secolo, ben prima delle città.
La montagna oggi ha invece perso la sua centralità. I popoli di montagna, colpiti dallo spopolamento, dalla desertificazione culturale e identitaria, necessitano di riscoprire sè stessi.
A livello nazionale, la Lega ha già ottenuto il via libera dal Senato sul Ddl Montagna. Un provvedimento che, quando sarà approvato in via definitiva alla Camera, costituirà un ulteriore passo avanti per il riconoscimento, la tutela, la promozione e lo sviluppo delle zone montane, garantendo servizi, incentivi allo sviluppo economico, supporto a giovani e famiglie e tutela dell’ambiente.
La Lega Vallée d’Aoste poi, anche nella nostra Regione, ha più volte fatto proposte concrete come la proposta di legge contro lo spopolamento delle zone montane, proponendosi come forza dalla parte dei montanari. Montanari che sono stati invece abbandonati dall’Union Valdôtaine che ha dimostrato di aver ormai tradito le proprie origini e chi vive tutto l’anno in condizioni molto più difficili di chi vive nel fondovalle.