La Lega Vallée d’Aoste da sempre mette in guardia la politica regionale e l’opinione pubblica dalle ideologie che mirano a destabilizzare gli individui e la società intera.
Le Olimpiadi francesi stanno tristemente dimostrando tutti i corto circuiti a cui andremo incontro se non saremo in grado di arginare questa deriva.
Dopo un’inaugurazione delirante e fuori da ogni contesto sportivo, è proprio il mondo delle competizioni ai più alti livelli ad accorgersi che la genetica non è un’opinione, né una scelta individuale.
Il caso dell’italiana Angela Carini, che si è ritirata contro Imane Khelif, già squalificata dalla International Boxing Association perché in situazione di illecito vantaggio competitivo, non è che la punta dell’iceberg di quanto accadrà nei prossimi anni, specie riguardo al tema della transessualità, se non si istituiranno regole chiare.
Rivendicando la correttezza e l’opportunità delle posizioni che abbiamo sempre tenuto, oggi sotto gli occhi di tutti, sollecitiamo l’intera comunità politica ad esprimersi con chiarezza per la tutela delle donne nello sport.
Su questo importante tema attendiamo inoltre una presa di posizione del Consigliere di parità valdostana.