Il 5 maggio ricorre la Giornata Nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia. Per questo evento la Polizia postale del Piemonte e della Valle d’Aosta ha pubblicato un report sull’attività svolta: i dati riguardanti il 2023 sono sconcertanti, ed indicano un fenomeno diffuso ed in aumento.
I casi totali passano da un totale di 111 a 140, con un aumento del 26%. Tra questi i casi legati al possesso o diffusione di materiale pedopornografico aumentano del 39%. Gli indagati vedono un aumento del 44%.
Sebbene questi rilievi siano frutto di un lavoro sempre più preciso ed efficace delle Forze dell’ordine, la gravità del fenomeno impone interrogativi etici pressanti. Abbiamo aspettato il Governo regionale al varco, attendendo l’arrivo del 5 maggio per vedere quante iniziative sarebbero state fatte sul tema. Con nostro estremo disappunto, a noi risulta un solo dato: ZERO!
Troppi minori utilizzano dispositivi digitali e Social Network che non sono in grado di gestire a dovere, con il risultato di essere esposti a casi di adescamento con maggior facilità rispetto al passato. E se ciò non bastasse, forze politiche e lobby ben conosciute contribuiscono, direttamente o indirettamente, con iniziative spesso sovvenzionate con soldi pubblici, a creare un clima di sessualizzazione dei minori.
Inoltre vi è un ulteriore fenomeno in aumento, favorito dall’immigrazione incontrollata: la presenza in Italia, nel solo 2023, di 29.315 denunce riguardanti la scomparsa di persone, di cui quasi ventimila stranieri, quasi tutti minori.
Cogliamo quindi come un grave segnale la mancanza di qualsivoglia iniziativa regionale per la giornata del 5 maggio. La politica valdostana ha forse paura di trattare questi temi? La nostra forza politica non resterà a guardare. Annunciamo fin d’ora una serrata battaglia per far emergere e contrastare uno dei fenomeni più ignobili a cui una società possa assistere!