Le opposizioni abbandonano l’Aula del Consiglio comunale
Nell’ultima riunione della Conferenza dei Capigruppo, i Gruppi di opposizione hanno assistito all’ennesimo utilizzo strumentale del regolamento del Consiglio comunale da parte della maggioranza rappresentata in quella sede dal suo ufficio di Presidenza.
Come è noto, la Conferenza dei Capigruppo ha proporzionalmente lo stesso peso di votazione dei Gruppi Consiliari in Consiglio, il che fa sì che sia sempre e comunque la maggioranza, con ampio margine di espressione di voto, a decidere. Questo ha portato, nonostante la vibrata ed argomentata protesta dell’opposizione, alla non ammissibilità di alcune iniziative presentate. Una inammissibilità basata unicamente sulla discrezionalità della maggioranza.
Mai, nelle precedenti Consiliature, si era assistito a tale limitazione della libertà di espressione democratica dei Gruppi di opposizione. Un fatto che, in questa legislatura, è invece accaduto già diverse volte.
Sarebbe stato più opportuno ammettere le iniziative alla discussione in Aula e poi, eventualmente, bocciarle se non condivise. In questo modo invece l’Ufficio di Presidenza, agendo come un vero e proprio “Ufficio di censura”, non solo ha limitato la libertà di espressione democratica dei Gruppi di opposizione, ma si dimostra poco trasparente anche nei confronti della cittadinanza che così non avrà contezza di quanto proposto dall’opposizione.
Recentemente, peraltro, nell’ambito dell’ultima sessione della 5^ Commissione si voleva pura avere preliminarmente le domande che l’opposizione avrebbe posto ai convocati, sempre in un intento di regimentazione della libertà democratica che si dovrebbe garantire all’opposizione.
Senza tenere conto del fatto che, spesso, è stata imposta dalla maggioranza l’impegnativa alle mozioni proposte dall’opposizione, non tenendo a freno l’istinto didattico/coercitivo che contraddistingue tutta l’azione di governo di questa maggioranza.
I Gruppi Renaissance Valdotaine, Lega Vallée d’Aoste e Autonomia e Libertà, Gruppo misto di minoranza e Forza Italia Valle d’Aosta, ritengono quindi che non ci siano al momento le minime condizioni democratiche per poter discutere serenamente in Consiglio le iniziative proposte né la serenità di poter scriverne delle altre senza incappare in illogiche censure.
Pertanto, a causa di questa immotivata censura, i Gruppi di opposizione ritirano le loro iniziative in segno di visibile protesta nei confronti di una maggioranza che, sfruttando pedissequamente tutto il differenziale di numero, tutte le norme regolamentari che possono tacitare l’opposizione e tutto il potere datole dalla legge, limita oltremodo la libera espressione democratica dell’opposizione.
A tal proposito i Gruppi di opposizione valuteranno, in seguito alla presentazione nel prossimo Consiglio di un ordine del Giorno relativo a un riequilibrio interpretativo regolamentare che ristabilisca un equilibrio democratico tra maggioranza e opposizione, se e quando fare ulteriori iniziative a tutto vantaggio della Città e dei cittadini.
Sempre che l’Ordine del Giorno, paradossalmente, non lo si ritenga ammissibile perché secondo la maggioranza la censura non sussiste!
Tutto ciò lo diciamo anche alla luce della vera e propria rivolta della città rispetto all’operato di questa Giunta.
Sono due anni e mezzo che ripetiamo e chiediamo in modo costruttivo al sindaco e agli assessori non di venir meno ai loro impegni in campagna elettorale ma di rivedere gli interventi sulla città nell’ascolto dei cittadini di cui noi ci siamo sempre fatti portavoce inascoltati.