Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la nostra risoluzione che, partendo dalla nostra proposta di legge, impegna il governo a dare attuazione, per il tramite di una Delibera di Giunta Regionale, agli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 7, 8 della Proposta di legge Regionale 89 concernente “Interventi per il sostegno ai soggetti che necessitano di assistenza sanitaria fuori dal territorio regionale e alle loro famiglie”.
Grazie alla nostra risoluzione sarà finalmente possibile ricevere un contributo per le spese di viaggio e di soggiorno!
Nel corso del dibattito in Aula è intervenuto il Capogruppo Andrea Manfrin.
“La proposta di legge che avevamo presentato si poneva l’obiettivo di fornire sostegno a quei valdostani che necessitano di assistenza sanitaria fuori dal territorio regionale e, ovviamente, alle loro famiglie.
Il testo nasce dal combinato disposto dell’esigenza di tutela e dell’erogazione di una prestazione sanitaria adeguata alle necessità del paziente e dai costi che il paziente e la sua famiglia sono costretti a sostenere quando deve spostarsi fuori dai confini regionali.
Come sappiamo, infatti, il nostro sistema sanitario regionale è quotidianamente impegnato per garantire un servizio che sia efficace ed umano, e, in prima battuta, possa rispondere alle esigenze che vengono a crearsi.
Questa risposta però non è sempre possibile ed accade che la nostra Regione non riesca a dare quelle soluzioni in termini, appunto, di visite e di cure e che il paziente debba ricercare, in accordo con il nostro sistema sanitario, gli adeguati servizi in Regioni differenti.
Dagli approfondimenti effettuati e dal confronto con le associazioni che si occupano di questo tema, anche solo incidentalmente, possiamo rilevare che i centri specializzati e le cliniche fuori Valle sono oggetto di numerosi spostamenti da parte di chi dedica amore e attenzione verso chi ha problemi di salute o verso chi è disabile e questo trasferimento non è vissuto in maniera positiva, sia in termini di tempi sia in termini di costi.
È sufficiente confrontarsi con parenti, caregivers, associazioni che si occupano di seguire malati o soggetti con disabilità per capire che questi viaggi, per chi accompagna i propri parenti, amici o assistiti in queste cliniche, richiedono tempo, denaro e organizzazione. Basti pensare ai vari pernottamenti in alberghi e ostelli, agli spostamenti sulle autostrade, ai pasti, al tempo che si deve sacrificare rispetto al lavoro ed al proprio tempo libero per assistere un proprio caro.
Le motivazioni di tali spostamenti possono essere molteplici: dall’esigenza di una prestazione specialistica non presente nella nostra Regione o non erogabile nei tempi dovuti, alla ricerca di un centro specializzato in una determinata patologia, o ancora delle analisi specialistiche i cui strumenti non sono presenti in Valle d’Aosta.
Tutto questo, però, porta con sé, come detto, inevitabilmente, dei costi che spesso il paziente, o la sua famiglia, soprattutto se si tratta di un minore o di un disabile, fatica a sostenere. La garanzia, per questi soggetti, di vedersi riconosciuto il diritto alla salute senza un aggravio di costi deve però essere perseguito con ogni strumento. Chi ha problemi di salute, ed in particolare le persone fragili, infatti, non può essere escluso o sentirsi svantaggiato in nessun modo. Anzi, deve essere facilitato nel suo percorso di controlli o di cure.
La Regione Autonoma Valle d’Aosta non ha certo la possibilità di restituire il tempo speso durante gli spostamenti, ma ciò che può fare è facilitare, almeno economicamente, questi viaggi e questi soggiorni, motivo per cui si iscrive la necessità della presente proposta di legge.
Come sappiamo durante il confronto in V Commissione tanto il presidente Lavevaz, quanto l’assessore Barmasse avevano espresso condivisione verso il provvedimento in discussione.
Come abbiamo però rilevato recentemente durante le audizioni relative alla legge è stato comunicato che il percorso legislativo non è considerato quello ottimale, nonostante esistano specifiche disposizioni legislative sul tema, ad esempio in Molise.
La nostra azione era però stata condotta nella speranza che potesse essere patrimonio di tutti, e potesse fornire un valido aiuto al di là degli steccati ideologici e partitici.
Ecco perché, a fronte di quanto rilevato dai tecnici riteniamo sia utile recuperare, pur rimanendo convinti che lo strumento legislativo sia quello migliore per rendere stabile e duratura una disposizione, quanto di buono previsto nel testo, e chiediamo, per tramite di questa risoluzione a dare attuazione, per il tramite di una Delibera di Giunta Regionale, ai citati articoli 1, 2, 3, 4, 5, 7, 8 della Proposta di legge Regionale 89 concernente “Interventi per il sostegno ai soggetti che necessitano di assistenza sanitaria fuori dal territorio regionale e alle loro famiglie” depositata dal gruppo Lega Vallée d’Aoste.“