Nella seduta del Consiglio comunale della città di Aosta abbiamo assistito questa mattina ad un vero e proprio teatro dell’assurdo. Chi, da sempre, si è fatto paladino delle pari opportunità, della rappresentanza di genere e della necessità di avere più donne nelle posizioni apicali ha oggi votato contro (o si è astenuto) su un ordine del giorno che chiedeva di “creare le condizioni culturali, legislative e amministrative affinché non si verifichino situazioni di rappresentanza monogenere nelle giunte regionali”.
Il Gruppo consiliare Lega Vallée d’Aoste ha preso atto di una vera e propria guerra intestina della maggioranza. Una lotta che, nonostante il Sindaco abbia sempre rassicurato tutti sul fatto che nessuno sarebbe mai riuscito a dividere la maggioranza, ha fatto emergere in maniera esplosiva diversità di vedute che finora sono rimaste latenti.
Una diversità di vedute dovuta chiaramente al fatto che la sinistra, che oggi governa la città di Aosta, è divisa tra mille sigle che arrivano sino alla scissione dell’atomo. Ma non solo. La divisione, nello specifico, riguardava oggi coloro che sostengono la Giunta regionale, a costo di abdicare alle proprie stesse idee politiche, e fra chi quella maggioranza non la appoggia.
Dal canto nostro, di fronte a tale ipocrisia, abbiamo scelto di non togliere “le castagne dal fuoco” ad una maggioranza che è disposta a rinunciare ai propri ideali pur di mantenere posizioni di potere ed abbiamo perciò votato contro l’ordine del giorno.