Il Consiglio ha approvato il nostro ordine del giorno riguardante la semplificazione delle procedure per bacini di stoccaggio delle risorse idriche.
In particolare, il testo impegna il Governo regionale ad avviare un processo di definizione di una procedura semplificata dal punto di vista urbanistico e ambientale nel caso di realizzazione di piccoli invasi non rientranti nella normativa regionale in materia di dighe e di volume inferiore a 100 metri cubi da destinare ad usi agricoli per l’intercettazione delle acque meteoriche e degli esuberi di portata dei corpi idrici, da parte di enti, di consorzi e di privati, compresa la redazione di linee guida capaci di indirizzare, con immediatezza, una corretta progettazione agli effetti tecnici, ambientali e paesaggistici, il tutto finalizzato a favorire l’innesco di dinamiche capaci di contrastare l’inaridimento del suolo.
Il Consigliere Luca Distort ha richiamato «l’andamento meteorologico dell’anno che ha registrato precipitazioni particolarmente scarse, rafforzando il rischio di desertificazione del nostro territorio. Per la prevenzione degli effetti della siccità, alcune Regioni hanno già avviato, parallelamente alla realizzazione di invasi di stoccaggio per l’acqua, anche politiche di incentivazione alla realizzazione di micro-bacini da parte di aziende e di soggetti privati, mediante finanziamenti a tasso agevolato. Oltre alle difficoltà di natura economica, sussistono problematiche di tipo autorizzativo derivanti dalla disciplina urbanistica in vigore. Ecco perché chiediamo di avviare una revisione di tale disciplina al fine di garantire una corretta politica di incentivazione allo stoccaggio delle acque, per contribuire alla resilienza del nostro territorio e per sostenere, in particolare, le aziende agricole e i consorzi nella realizzazione di piccoli invasi a servizio della loro attività.»