Promuovere una mappatura della presenza di siti sul territorio regionale funzionali alla realizzazione di nuovi invasi su aree naturali già geograficamente predisposte per il potenziale stoccaggio di scorte d’acqua da poter utilizzare nei lunghi periodi di siccità, tenuto conto della distribuzione delle precipitazioni, dei deflussi dei torrenti e delle necessità idriche dei territori. È questo l’impegno della nostra mozione, approvata ieri in Consiglio regionale.
Il Consigliere Dino Planaz, illustrando l’iniziativa, ha osservato che «la creazione di nuovi invasi su aree naturali per fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico può migliorare significativamente le condizioni e l’efficienza del sistema idrico regionale, sia in termini di riduzione delle perdite di acqua, sia per la gestione delle situazioni derivanti da grandi piogge. Valutare la presenza di condizioni favorevoli per impermeabilizzare bacini naturali o semi naturali al fine di aumentare la raccolta di acque piovane o derivanti dallo scioglimento di neve e ghiacciai significa realizzare l’obiettivo di aumentare la disponibilità di acqua sul territorio. La crisi climatica in atto impone una pianificazione seria, perché, come segnalato da Coldiretti, la mancanza di programmazione costa caro non solo al comparto agricolo ma anche a famiglie e imprese e, nel 2022, ha creato un danno da 7 miliardi di euro.»