In Consiglio regionale è stato approvato all’unanimità il nostro ordine del giorno, collegato alle disposizioni per la concessione di contributi alle piccole stazioni sciistiche, che impegna l’Assessore allo sviluppo economico a informare le Commissioni consiliari competenti in materia di impianti a fune e società partecipate in merito alle attività di studio (prime considerazioni, valutazioni, conclusioni) in corso di espletamento per la valutazione e l’evoluzione dell’attuale modello di gestione e sviluppo delle stazioni sciistiche della Valle.
GLI INTERVENTI IN AULA
Il Vicecapogruppo Stefano Aggravi, ha commentato: «Questo disegno di legge rappresenta la risposta, a breve termine, alla continuità di servizio delle piccole stazioni sciistiche fatta tra le maglie della normativa europea che tanto piace a molti ma che pone dei limiti evidenti. Il sostegno economico solo per le giornate di bassa utenza che potrebbero risolversi con la chiusura dell’impianto da parte del gestore è un provvedimento che è stato preso a fronte di una petizione popolare finalizzata a mantenere l’apertura del Weissmatten a cui è seguita una risoluzione multipartisan sulla necessità di rivedere e riorganizzare l’intero sistema regionale degli impianti di risalita. Questa legge più di così non poteva fare ma bisogna iniziare a ragionare su tutto il resto e la riflessione non può essere fatta in emergenza che, invece, è il modus operandi tipico di questa maggioranza. È necessario cercare una soluzione valida per tutti gli impianti a fune: si parla di realizzare una sola società di gestione degli impianti a fune valdostani e mi auguro che questa legge non sia antesignana di un errore di questa portata. Gli elementi di gestione e sviluppo su cui ragionare sono perlopiù i medesimi per tutte le società ma bisogna valutarli ognuno nella loro unicità e complessità avendo chiari i risultati a cui si vuole arrivare e considerare a monte tutti gli elementi necessari per capire dove vogliamo andare. È necessario riflettere anche sulla struttura finanziaria dei nostri comprensori: oggi la Regione con Finaosta si sono mosse a vario titolo e con varie finalità ma, per la sopravvivenza di queste realtà, è necessario approfondire aspetti centrali come il cambiamento climatico in atto, gli investimenti da fare e le manutenzioni future. Bisogna pensare a un modello che non sia un carrozzone travestito da berlina fiammante e oggi pare che questa riflessione sia assente.»
«Questa legge è l’unica possibile ed è importante per il mantenimento del territorio e per l’economia dei comuni soprattutto di quelli ubicati in testata di valle – ha detto il Consigliere Erik Lavy – : è corretto garantire una perequazione nei periodi di massima e di minima affluenza. Tuttavia la norma non dà una direzione vera e propria per il futuro di tutti gli impianti di risalita e, oltre ai principi contenuti, sarà essenziale capire come sarà attuata: la maggiore cooperazione tra enti locali, gestori e Regione sulla carta è sicuramente lodevole ma con che modalità verrà realizzata? Come la mettiamo con certi amministratori ancora presenti oggi in alcune società che avevano posizioni contro il mantenimento dei piccoli impianti? Non è consigliabile che questi soggetti rimangano al loro posto, proprio per assicurare il rispetto dei principi della legge. Infine, visti gli importanti cambiamenti climatici in atto, sarà comunque centrale concentrarsi e ragionare sugli scenari futuri che, non è detto possano garantire la presenza della neve in tutte le località, pensando ad un “piano B” che vada al di là, appunto, della neve.»
Il Consigliere Christian Ganis ha rilevato che «la sinergia tra enti locali e gestori è un aspetto molto importante della legge. Aiutando le piccole stazioni, si avranno ricadute positive su tutto il territorio perché queste permettono ad intere comunità di sopravvivere grazie all’indotto economico generato. La pandemia, la crisi economica, il caro energia hanno fortemente penalizzato i piccoli comprensori sempre più fagocitati da quelli grandi. Le sinergie dovrebbero portare alla realizzazione di specifiche strategie di marketing per attrarre il target di turisti costituito prevalentemente dalle famiglie. La valorizzazione turistica del nostro territorio passa anche attraverso il rilancio di queste piccole località.»