Green Pass: la Lega chiede lo stop dal 1° aprile

Il 18 marzo scorso, Confcommercio Valle d’Aosta ha inviato un comunicato stampa per lamentare la disparità nel trattamento data dalla proroga del Green Pass nella ristorazione fino al 30 aprile prossimo.

 “È ingiustificata la proroga dell’obbligo di Green pass per ristoranti e bar”: lo sostiene Graziano Dominidiato, presidente Confcommercio Fipe VdA, sottolineando che “l’eliminazione del green pass con la fine dello stato di emergenza non può escludere la ristorazione”. “Il controllo del certificato verde a carico degli esercenti per l’accesso ai pubblici esercizi – si legge in una nota – era ed è una misura emergenziale e come tale deve essere superata nel momento in cui si conclude lo stato d’emergenza. Imporre questo impegno per altri 30 giorni ai gestori dei locali, in una stagione determinante per le attività turistiche quale è l’avvio della primavera e con la Pasqua alle porte, non ha più alcuna giustificazione”. Secondo Dominidiato si tratta di “un costo inutile in un periodo fortemente critico: siamo stati in prima linea, da subito, nel sostenere, senza se e senza ma, la campagna vaccinale e le varie misure introdotte, Green Pass incluso, ma oggi resta la spiacevole sensazione che non si comprenda pienamente lo stato in cui versa il settore e la sua importanza come seconda voce di spesa dei turisti“.

Per questa ragione, il Gruppo consiliare Lega Vallée d’Aoste ha presentato un’interrogazione per chiedere al Presidente della Regione se siano state messe in campo iniziative volte a sostenere, presso la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, quanto esposto dal presidente di Confcommercio Valle d’Aosta per anticipare la rimozione del green pass.

Qui trovate il testo dell’iniziativa.

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