Con un’interrogazione a risposta immediata abbiamo chiesto se siano state avviate delle interlocuzioni all’interno della Conferenza Stato-Regioni per chiedere la rimozione delle restrizioni collegate alla pandemia da Covid-19.
A fronte della richiesta di Confcommercio Valle D’Aosta, che ha chiesto la rimozione del green pass, degli allarmi di Federalberghi, che ha denunciato la concorrenza dei paesi privi di green pass nei confronti del nostro, e della sussistenza, a fronte di cali vertiginosi dei contagi, delle medesime discriminazioni sugli ingressi applicate da ottobre ad oggi abbiamo chiesto al Presidente della Regione di promuovere un intervento presso il Governo nazionale per chiedere la rimozione del green pass.
«Numerosi Paesi europei – ha spiegato il Capogruppo Andrea Manfrin – hanno già scelto di rimuovere le limitazioni collegate alla pandemia: vi è la reale necessità di rendere accessibili a tutti, turisti e cittadini, gli spazi ad oggi subordinati all’esibizione della certificazione verde Covid-19, anche per rendere più competitivi i nostri territori e contrastare la concorrenza dei Paesi vicini. La Lega ha presentato un emendamento in 12° Commissione per abolire tutte le restrizioni entro il 31 di marzo che, soltanto incidentalmente non è passato ma che ha trovato il favore di tutti i gruppi, a parte quelli di estrema sinistra.»
Il Presidente della Regione ha detto che si farà portatore di questa richiesta anche se non ha voluto definire con chiarezza quando ritiene auspicabile la data di fine della certificazione.
Il Capogruppo Manfrin, nella replica, si è chiesto: «Il green pass è stato importante per il contenimento della pandemia nel momento in cui non c’erano ancora le vaccinazioni? Quando queste non erano ancora state effettuate, in Valle d’Aosta avevamo punte di mille contagiati, mentre con l’80% dei vaccinati abbiamo registrato punte di 6 mila contagiati. Per quanto riguarda la sua osservazione di ordine politico, le ricordo che i Ministeri di competenza della Lega non si occupano di sanità. Il suo intervento insieme a quello degli altri Presidenti di Regione presso le istituzioni competenti, è importante per ottenere le risposte auspicate. Lei ritiene che la rimozione delle restrizioni avverrà quando i comitati tecnici lo riterranno opportuno, per noi, invece, la data è quella del 31 marzo.»