La pandemia in corso e la conseguente crisi economica hanno messo a dura prova il tessuto socio economico della Valle d’Aosta. In questo periodo di incertezza il Gruppo Lega Vallée d’Aoste ha quindi cercato, nel corso di questo primo anno, di contribuire a dare ai valdostani quelle risposte che, una maggioranza divisa e con un programma di compromesso che non ha retto la prova amministrativa, non era in grado di dare.
In questo quadro complesso l’azione del nostro Gruppo consiliare si è concentrata in un’unica direzione: cercare di dare risposte concrete e di buon senso per far ripartire lo sviluppo nella nostra Regione tutelando al contempo le fragilità e rilanciando i punti di forza che la Valle d’Aosta possiede.
A fianco delle numerose iniziative ispettive e propositive (ben 854 in un solo anno), il nostro Gruppo ha formulato anche importanti testi legislativi che sono stati approvati come la legge sulle fattorie sociali e l’agricoltura sociale; la legge per il riconoscimento e la cura della fibromialgia; la legge a tutela delle libere professioni e sull’equo compenso. Un’altra proposta di legge contenente interventi a favore di imprese in difficoltà ci vede impegnati nella fase interlocutoria con la Commissione europea.
Un capitolo a parte merita la legge regionale 9 dicembre 2020, n. 11, la cosiddetta “legge Anti-Dpcm”. La legge, impugnata successivamente, permetteva di adattare le disposizioni nazionali relative all’emergenza Covid-19 al territorio valdostano, permettendo di esercitare a pieno le prerogative previste nello Statuto di Autonomia. Una legge che avrebbe permesso alla nostra Regione di ripartire in sicurezza, fermata purtroppo dal ritorno al centralismo che ha caratterizzato il Governo Conte 2.
Uno degli interventi più importanti è stato il contributo fornito per la Legge 15/2021, ovvero quella che ha disciplinato i ristori per le aziende, un importante sostegno nella lotta alla pandemia, senza dimenticare l’attenzione verso le famiglie valdostane.
Grazie poi al lavoro di squadra di tutti i Consiglieri, siamo riusciti a portare avanti temi importanti e dirimenti per il futuro della Valle d’Aosta, con analisi e approfondimenti e un occhio attento alle reali esigenze della nostra Regione.
Lo sviluppo e la promozione dell’idrogeno verde ad esempio, una grande opportunità che la petite Patrie non deve perdere. La tutela di chi vive in montagna, attraverso iniziative come quelle per mantenere le piccole scuole di paese, per non penalizzare chi vive nelle “terre alte”, rendendole attrattive ed evitandone lo spopolamento. Il tema delle concessioni idroelettriche, nell’ottica di preservarne sia la titolarità regionale che l’utilizzo ai fini civili, considerando le nostre acque uno degli asset fondamentali nonché fonte di importanti risorse economiche. Le numerose iniziative sul tema della scuola, piombata nel caos a causa dei ritardi nell’assegnazione delle cattedre e della totale mancanza di governance da parte dell’Assessorato all’istruzione poiché smettere di investire sull’istruzione significa condannare la nostra società a non avere futuro. La tutela della filiera lattiero-casearia, che sta vivendo sulla propria pelle le conseguenze dell’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime. Il rispetto delle regole che sta alla base della vera integrazione, che deve valere per tutti i cittadini a prescindere dalla loro razza o appartenenza religiosa. La promozione dei grandi eventi sportivi, che sono di fondamentale importanza per l’offerta turistica della nostra Regione. Le iniziative volte a sostenere i lavoratori stagionali. Con numerose iniziative siamo inoltre intervenuti sulla povertà e sul disagio sociale, per aiutare i valdostani in difficoltà, mettendo così i nostri cittadini al primo posto.
Un’azione forte e concreta quindi, che non si è limitata alla protesta, ma a fianco dell’attività ispettiva ha portato avanti una articolata proposta che non ha guardato al colore politico, ma all’interesse comune.