Manfrin: i livelli di cromo esavalente nelle acque di Aosta superano i limiti di legge

Con una interpellanza in Consiglio regionale abbiamochiesto notizie in merito alle opere di bonifica e messa in sicurezza dell’area ex Cogne.

«Nella legge di stabilità regionale 2020-2022 erano previsti contributi per la realizzazione diretta da parte dei proprietari degli interventi di bonifica e messa in sicurezza permanente della contaminazione dell’area ex Cogne, in cui è stata rilevata una contaminazione storica – ha riferito il Capogruppo Andrea Manfrin -. Questi interventi sono stati eseguiti? Sono terminati oppure sono necessarie altre opere? Nel caso invece in cui non sia stato fatto nulla, mi chiedo come la Regione voglia farsi parte attiva per procedere nel più breve tempo possibile alla realizzazione di quanto previsto dalla legge.»

Dalla risposta dell’Assessore abbiamo scoperto che non è stato ancora fatto nulla di concreto.

Il Capogruppo Manfrin, nella replica, ha osservato: «I dati sull’inquinamento delle falde di Aosta non sono affatto buoni (siamo oltre 10 volte i limiti consentiti rispetto al Cromo esavalente), e l’Assessore ha escluso che la causa sia l’attuale attività siderurgica della Cogne. Dobbiamo allora interrogarci sulla presenza di depositi di rifiuti interrati che potrebbero contaminare le acque a seconda dei movimenti della falda. L’Assessore dovrebbe dare maggiore attenzione alla delega dell’ambiente invece di perdere tempo: tutta la regione ne avrebbe un sollievo.»

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