In Consiglio regionale abbiamo chiesto notizie in merito alla presenza del lupo in Valle d’Aosta.
«Facciamo nostra la preoccupazione di molti cittadini – ha affermato il Consigliere Dino Planaz -, tanto per la sicurezza personale che per quella degli animali domestici o da allevamento. Faccio presente che lo scorso anno 40 capi ovini sono stati uccisi dal lupo: se continuiamo con questo ritmo andremo a distruggere un patrimonio che è stato mantenuto con grandi sforzi nella nostra regione. La situazione pare essere sfuggita di mano: vogliamo quindi sapere quali siano le strategie che saranno messe in campo dall’Amministrazione regionale per trovare una soluzione al problema.»
La risposta dell’Assessore non ci ha particolarmente soddisfatti, tanto che il Consigliere Planaz ha replicato che «va bene tutelare un animale come il lupo, ma bisogna anche tutelare le attività sul territorio. Altrimenti fra qualche anno qualcuno dovrà assumersi la responsabilità dell’evoluzione esponenziale di questa specie. Rilevo poi che le misure di prevenzione per evitare gli attacchi sono sempre tutte a carico dell’allevatore. Sono a conoscenza di un allevatore che si è visto rifiutare l’indennizzo per un bovino abbattuto da un lupo perché non aveva attivate le protezioni necessarie. Abbiamo il dovere di aiutare un settore che è già in forte sofferenza.»