In Consiglio regionale abbiamo presentato una interpellanza per chiedere informazioni sulla situazione della Maison du Val d’Aoste di Parigi.
Il Consigliere Erik Lavy ha rappresentato: «Questo immobile in centro alla capitale francese funge da ufficio di rappresentanza della Regione, che ne è proprietaria tramite Finaosta. Nel 2019, il Consiglio ha approvato una mozione impegnando Finaosta nella realizzazione di uno studio per una diversa gestione di questa struttura, per la quale sono già stati spesi milioni di euro e che peraltro oggi è formalmente chiusa e le sue attività sono sospese. Quali sono i risultati di questo studio? Chiediamo poi di dettagliare l’ammontare del costo del mantenimento della struttura nel 2020, il valore dell’immobile, gli accessi annuali e gli eventi organizzati dal 2006 al 2020. Come si pensa di rilanciare la Maison du Val d’Aoste nel più breve tempo possibile?»
La risposta del Presidente della Regione ci ha lasciati veramente perplessi: è chiaro infatti che manca una visione strategica rispetto al futuro dell’immobile.
Nella sua replica, il Consigliere Lavy si è detto «esterrefatto dalle cifre del valore dell’immobile, ma soprattutto dalla mancanza di visione per il futuro. Non c’è nulla da inventarsi, sono già attive iniziative analoghe, ma evidentemente c’è la mancanza di volontà di valorizzare uno spazio valdostano in una delle città più importanti, rilanciandolo da un punto di vista turistico e facendolo diventare, oltre che come è già, una sorta di ambasciata per i nostri émigrés, un centro dal fine commerciale per i prodotti valdostani e turistico.»