Con una interrogazione in Consiglio regionale abbiamo chiesto notizie in merito alla costituzione di parte civile della Regione in un procedimento penale in materia di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale instaurato dalla Procura della Repubblica di Aosta nei confronti di un cittadino valdostano.
«Il tema è estremamente delicato – ha spiegato il Consigliere Paolo Sammaritani -, oltre che importante, a maggior ragione in una ricorrenza come quella di oggi. È un campo minato, ma è la Giunta che ci si è voluta inoltrare, perché non dovrebbe fare politica in questo modo. Anche tutti i 74 Comuni valdostani tutelano i valori dell’antifascismo: allora anche loro avrebbero dovuto costituirsi parte civile. Quando non c’è lesione diretta dei diritti del soggetto pubblico, sarebbe bene che questi diritti siano tutelati da altri enti esponenziali, ma non da un organo politico di rappresentanza, perché qui il diritto tutelato è la personalità dello Stato. La Giunta a mio avviso avrebbe dovuto astenersi dal costituirsi parte civile in questo tipo di processo: non è il suo compito. Non è stato opportuno nemmeno sprecare le energie dell’Avvocatura regionale per una fattispecie che tratta il reato di opinione, altro tema estremamente delicato.»